E dopo praticamente 4 anni di assenza, a grande richiesta, ritorna l'INTERVISTA AL PROTAGONISTA!! E visto che avevamo chiuso con il buon Mario, all'epoca dirigente, ci è sembrato giusto ricominciare proprio da lui, ora coach e grande protagonista della prima vittoria della San Domenico!
E stato faticoso, ma siamo alla fine riusciti a farci concedere un'intervista dal richiestissimo uomo del momento..
Caro Coach, La ringraziamo per averci concesso questa intervista, che arriva dopo un lungo silenzio stampa che dura ormai da 4 anni.. Le possiamo dare del “tu” per comodità? si
Grazie.. iniziamo!
Come commenti questa vittoria? Sarà veramente la svolta morale e psicologica per una squadra che sembrava aver perso lo Spirito Guida?
- Vittoria strameritata per quanto espresso nel 3 e 4 quarto, meno per i primi due. Credo che lo Spirito Guida fosse in vacanza negli ultimi mesi ma adesso è tornato e saranno c…i per tutti!
In molti si chiedono: cosa hai detto veramente ai tuoi giocatori in spogliatoio per ottenere un tale cambio di prestazione fra primo e secondo tempo?
- Li ho semplicemente minacciati di essere ingroppati da Ugo in doccia.
Ora chiediamo un po’ di onestà professionale: hai temuto veramente per la tua panchina? Quale fra i nomi proposti a succederti più ti spaventava???
- Bè i peluche chiaramente ci hanno provato e le foto lo testimoniano, le figlie di Ugo non mi hanno mai spaventato davvero perché a causa della serrata della NBA era da un bel po’ che erano digiune di basket, sarebbe stato difficile ripartire.
Spesso si dice: "Se riesci a dimenticare subito una brutta partita, guadagni tempo, ed aiuti la digestione": cosa hai mangiato negli ultimi tempi?
- A pranzo spesso cose tristissime al baretto accanto al mio ufficio tipo il piatto “sfizioso” che consiste in un tripudio di robe fritte; la digestione era complessa a prescindere da tutto il resto.
Ti sei mai rivolto al Sacro Spirito del Dalmata per chiedere un aiuto in questo periodo buio?
- Ogni sera prima di addormentarmi.
Ora che uno spiraglio di luce si è finalmente aperto, che tipo di sacrificio (anche umano) farai all’altare della nostra Guida Spirituale maculata?
- Sacrifico volentieri: il tiro in giravolta di Pava, il tiro in allontanamento di Dave, i contropiedi conclusi con un tiro di ricky, le aperture di contropiede schiacciate terra di Pappo, il taglia fuori di tutti i lunghi, 25 kg superflui di Ugo.
Quattro anni fa hai dichiarato che il tuo obiettivo era “creare un gruppo dove la gente potesse venire, giocare, divertirsi“. Pensi che la gente ancora oggi indossi questa maglia per giocare, divertirsi, ma soprattutto, per venire??
- Penso che ci sia un bell’attaccamento alla maglia, soprattutto quando si gioca senza sottomaglia! A parte gli scherzi sono contento anche quest’anno del gruppo, spero lo sia anche lui di me…a vedere il sondaggio non direi.
Sempre 4 anni fa sostenevi che il doppio ruolo di giocatore-dirigente ti era possibile solo grazie ad una morosa paziente.. ora che siete sposati e tu sei allenatore-dirigente, questo equilibrio è sempre possibile?
- Fortunatamente il tempo che dedico è sempre lo stesso, comunque confermo in pieno quanto già dichiarato. Peraltro oltre a sopportarmi mi aiuta come refertista senior dopo l’abbandono precoce della mitica Tosatto.
Quando perdi una partita, fate comunque sesso? (se no, sei quindi in astinenza dall’inizio del campionato???)
- Di solito no, più che altro per l’ora tarda e non per il dolore della sconfitta: per fortuna non sono così malato di basket da impedirmi altre attività.
Dice un noto aforisma: "L'allenatore che ha le idee è forte, ma quello che ha degli ideali è invincibile": qual è il tuo ideale?
- Oltre alla gnocca? Bè secondo me lo sport è come la vita: bisogna lottare sempre, da soli è difficile vincere, se ci si impegna i risultati prima o poi arrivano.
Nella panoramica mondiale, a quale allenatore ti ispiri? E a quale ti piace paragonarti?
- Per me il re rimane coach Dan Peterson tallonato da vicino da Gino Dal Porto…non saprei a chi paragonarmi, spero di essere unico.
Rimetterai mai le scarpe ai piedi per ritornare a giocare da professionista quale eri?
- Come sai un destino cinico e baro mi ha impedito di continuare la mia sfolgorante carriera di giocatore professionista, ora mi devo accontentare di qualche allenamento … vabbè arriverò in serie A da coach.
Vogliamo ora provare con te, Mister, un gioco.. ieri avete fatto la foto di squadra che meglio ci aiuta ad avere sotto mano una panoramica generale di tutti i tuoi giocatori.. proviamo a creare assieme il tuo giocatore perfetto, selezionando una ed una sola caratteristica (fisica e psichica) da ognuno di essi, fino ad arrivare ad un collage armonioso di quello che risulterà essere un tutt’uno armonioso della San Domenico team!
- La visione di gioco di Pava, il gioco in post basso di Pappo, il tiro da tre di Dave, la difesa di Jacopo, gli assist di Fabio, i canestri da sotto di Ale, la capacità di non fare passi in partenza di Nico, la conclusione dei contropiedi di Ricky, le caviglie di Mutt, le ginocchia di Turc, i piedi di Nesp, la leggerezza di Ugo, gli addominali di Giulio, i cm di Andrea, l’uso di exel di Diego, i capelli di Enrico, il sudore di Pippo, la residenza di Juan Carlos, gli anni di Lorenz, il ciuffo di Nicola, l’internazionalismo di Ricky de Bin.
E chiudiamo con un classico: fatti una domanda e risponditi da solo!
Quale è stata la partita più bella della tua carriera da coach?
- Ce ne sono state molte di belle, una su tutte la mitica San Domenico – Costa dei play off dello scorso anno. Una però ricordo con piacere: San Domenico – Dolo della mia prima stagione 2009/2010: terz’ultima partita dell’anno ormai noi fuori dai play off, sotto di 25 all’intervallo; potevamo mandarla in mona e invece con un parziale di 16 a 8 nel terzo quarto per poco non riusciamo a ribaltarla. Alla fine l’abbiamo persa però in tutti la sensazione di avere fatto una bella impresa ! Questo è lo spirito Dalmata: non mollare mai..
..e insieme dare tutto fino alla fine!
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