Un umiliante 79-26 nella partita
d’andata dei playoff potrebbe stroncare le speranze della maggior parte degli
esseri umani. Ma questo non avverrà per i figli del Sacro Spirito del Dalmata.
Non questa volta. Non quando poi ci si ritrova tutti di fronte a una birra. Non
quando si decide che il miglior modo per affrontare il ritorno è evitare
ulteriori allenamenti stancanti e aspettare a riposo lo scorrere dei giorni!
Questi sono i veri Dalmatiani! Ed è per loro che ho deciso di fare comunque un
pagellone rincuorante!!
Non entreremo in scontate analisi su cosa
non sia andato bene. Limitiamoci a dire che si sono affrontate due squadre molto
diverse: prima contro ottava; giovani contro veterani; pressing
a tutto campo di 40' contro zonaccia 3-2 e tanta esperienza; muscoli contro
cuore; squadra proiettata alla qualificazione contro squadra mina
vagante. Le note positive sono state sicuramente il cuore messo da molti di
noi, e un lucidissimo Giorgio che eleggiamo a mvp della partita!
Ora serve un reset totale, passando però
prima per una punizione esemplare. Ecco perché in questo pagellone vi manderò
tutti alla lavagna a ricopiare le frasi di Bart Simpson fino alla campanella
del ritorno!
Giorgio – voto 6: non è lo stesso
Giorgio che perdeva palloni appena leggermente pressato; non è più quel
playmaker che passava via la palla appena essa iniziava a scottare. E’ l’unico
a salvarsi: vai alla lavagna e scrivi 50 volte Non
sono il mio gemello perduto
Sic – voto 4.5: il fatto che Ugo
avesse dichiarato di non arrabbiarsi per i tiri sbagliati, non è una
giustificazione agli airball: Non mi è stato detto di farlo
Gian – voto 4.5: il nostro
unico “giovane” si aggira per il campo attonito e smarrito,
probabilmente chiedendosi come facciano gli avversari a correre e saltare così
tanto... Non ho visto Elvis
Claudio – voto 5: ci prova fino alla fine a pungere, ma a testa
bassa e senza più forza nelle gambe e sangue al cervello... Non
sono Charlie Brown sotto acido
Matteo – voto 5: iperteso e
terrorizzato, si volta scattoso ad ogni rumore, giocatore o pallone che gli
passi vicino! I pesci rossi non
rimbalzano
Pippo – voto 5: sacrificato
anche lui come aiuto-portatore di palla, consuma troppe energie e in attacco
non riesce più neanche a chiamare i compagni: Un
rutto non è una risposta
Nico – voto 5.5: il nostro
capitano come sempre ci mette tanto cuore e grinta, ma anche troppe parole
verso allenatori, arbitro e compagni, creando molta confusione... Non incoraggerò gli altri a volare
Filippo – voto 4.5: in difesa è un
colabrodo, e al posto di tagliare fuori gli avversari si limita ad alzare le
braccia a caso, ma Nessuno vuole
annusare le mie ascelle
Dave – voto 5: il morale è
sempre alto, e speriamo che la sua dichiarata strategia di illudere gli
avversari in gara-1 funzioni... Non
venderò cure miracolose
Pava – voto 5.5: anche lui ci
mette il 200%, ma è alla fine è stanco più di una settimana di lavoro! Le ultime parole di Gesù non
furono "Grazie Dio se è Venerdì"
Assenti – voto 4: mai come oggi
ognuno sarebbe stato importante... Non
griderò "È morta" durante l'appello
Coach Ugo – voto 5: depressione
che si unisce a rabbia: ne avrebbe da dire a chiunque, ma è bravo a trattenersi! Non tormenterò gli emotivi
1° assistente Ricky – voto 5: reazione opposta invece del vice-coach, che a
fine partita mancava poco che facesse i complimenti a tutti! Per fortuna non lo
fa, anche perchè Non posso
assolvere i peccati
Il presidente Mario – voto 4: arriva splendido a fine partita chiedendo innocentemente
“è andata bene?”, scatenando così amore e odio: "Lo
ha fatto anche il presidente" non è una scusa
Pubblico – voto 7: il primo vero
pubblico degno di questo nome! Si divertono come non mai e giustamente incitano
al massacro! Non venderò i biglietti di ingresso alla toilette
Arbitro – voto 5.5: difficile giudicare la sua prestazione vista la
nostra prestazione... però è meravigliosa quando corre verso Nico
rimproverandolo maternamente! Aggiungere
"stavo scherzando" non scusa per aver offeso il direttore
Avversari – voto 8: vincono grazie al pressing, alla freschezza, al tiro da 3,
alla lucidità. Ma il vero break lo creano nel secondo quarto con le palle
rubate: "Il
Borseggiatore" non è una legittima scelta di carriera